Nasce BITO – Biblioteche integrate del Torinese

3/11/2025

Il più ampio progetto di cooperazione bibliotecaria oggi attivo in Italia arriva da lontano, attraverso un percorso che può rappresentare un modello di azione anche per altri territori in Piemonte e nel resto d’Italia.

di Franco Orsola, responsabile di BITO Nord-Est

Il 15 settembre 2025 è stato completato il processo di unificazione dei cataloghi e dei servizi dei due principali sistemi bibliotecari dell’area metropolitana torinese: il Sistema Bibliotecario Urbano di Torino (SBU) e il Sistema Bibliotecario dell’Area Metropolitana (SBAM).
Da questa integrazione nasce BITO – Biblioteche integrate del Torinese, una nuova rete che coordina oltre novanta biblioteche pubbliche distribuite sul territorio della Città di Torino e dei comuni della cintura metropolitana.

 

Un percorso condiviso

BITO è il risultato di un percorso di cooperazione avviato nel 2019 con il Protocollo d’intesa regionale per l’integrazione dei servizi bibliografici, della circolazione libraria e delle attività culturali.

L’obiettivo, definito anche dal Regolamento regionale “Disciplina delle biblioteche, delle reti e dei sistemi bibliotecari” (in vigore dal 2021), è sempre stato quello di rendere i servizi bibliotecari più coerenti, accessibili e coordinati su tutto il territorio piemontese.

La nuova convenzione sottoscritta nel dicembre 2023 ha consentito di avviare la fusione dei cataloghi, l’unificazione delle anagrafiche, la progettazione di una tessera unica per tutti gli utenti, l’integrazione dei servizi di prestito digitale e la progettazione di un sistema di circolazione libraria esteso a tutto il territorio servito dalle biblioteche aderenti.

Una rete per 1,6 milioni di cittadini

Il nuovo sistema bibliotecario integrato coinvolge un bacino di circa 1,6 milioni di abitanti e rappresenta il più ampio progetto di cooperazione bibliotecaria oggi attivo in Italia.
La rete è composta da sette sistemi bibliotecari coordinati dalle biblioteche polo di Torino e quelle dei comuni di Beinasco, Chieri, Chivasso, Collegno, Moncalieri e Settimo Torinese, gestita quest’ultima dalla Fondazione Esperienze di Cultura Metropolitana.

L’adozione di un’unica piattaforma gestionale nel 2023, basata sull’applicativo Clavis, ha reso possibile la fusione dei cataloghi e la creazione di un punto d’accesso unico al patrimonio bibliografico delle biblioteche del territorio. Questo passaggio ha consentito di migliorare l’efficienza dei servizi, favorire la condivisione delle risorse e garantire una maggiore uniformità nella qualità dell’offerta informativa e culturale.

Obiettivi e prospettive

BITO nasce con finalità concrete e operative, che si possono riassumere in alcuni punti principali:

  • gestione di un catalogo e di una tessera unificati, per l’accesso a tutti i servizi bibliotecari dell’area torinese;
  • attivazione di un servizio unico di prestito digitale, attualmente basato sulla piattaforma MediaLibrary Online (MLOL);
  • definizione di una governance condivisa per la programmazione culturale e la promozione della lettura;
  • consolidamento del ruolo delle biblioteche come presìdi di prossimità e strumenti di coesione sociale.

In considerazione delle sue implicazioni economiche e logistiche, il servizio di circolazione libraria fra tutte le biblioteche del Sistema non è ancora pienamente integrato ed attualmente opera nei suoi vecchi “bacini” territoriali, quello di Torino e quello della cintura torinese; l’evoluzione del progetto prevede l’integrazione completa del servizio entro il 2027.

Un modello di cooperazione territoriale

Con l’avvio di BITO, la Regione Piemonte e gli enti aderenti hanno completato un processo di integrazione previsto fin dal 2004, attraverso una collaborazione che ha coinvolto amministrazioni comunali, biblioteche, fondazioni e strutture tecniche.
Il modello che si è sviluppato potrà rappresentare un punto di riferimento anche per altri territori, per la capacità di coniugare efficienza gestionale, coordinamento tecnologico e dei servizi e valorizzazione delle identità locali.

BITO non sostituisce le singole biblioteche, ma ne valorizza le competenze, i patrimoni e le attività, rafforzandone il ruolo nella rete dei servizi culturali pubblici.
La cooperazione tra i diversi sistemi e comuni consente di ampliare l’offerta, sostenere i progetti di promozione della lettura e sviluppare nuovi servizi digitali e formativi.

Il progetto BITO non può dirsi concluso poiché è da completare l’integrazione del servizio di circolazione libraria, la pianificazione unitaria delle attività culturali e l’unificazione dei progetti di promozione della lettura. Nonostante queste lacune, con la nascita di BITO – Biblioteche integrate del Torinese, il territorio metropolitano di Torino ha compiuto un passo significativo verso un sistema bibliotecario più moderno e coordinato.
La cooperazione fra istituzioni locali e Regione Piemonte ha consentito di trasformare un progetto di lunga durata in una realtà operativa, capace di migliorare i servizi per i cittadini e di promuovere la cultura come bene comune e condiviso.