L’Associazione si rinnova: nuove regole, nuova energia per la Rete delle Reti

3/11/2025

L’aggiornamento dello Statuto rende l’Associazione ancora più inclusiva, più operativa, più proiettata verso il futuro delle biblioteche italiane.

di Giuseppe De Righi, Presidente della Rete delle Reti

 

Lo scorso 29 settembre si è tenuta a Genzano di Roma l’Assemblea ordinaria e straordinaria dei soci di Rete delle Reti. Un momento importante per la vita dell’associazione, che ha visto la partecipazione di 21 soci su 27, pari a 901 millesimi: un dato significativo, perché ha permesso di superare ampiamente il quorum richiesto e di approvare in via definitiva il nuovo Statuto.

La seduta, alla presenza della notaia Alice Fiorletta, si è aperta con la constatazione che la Rete delle Reti è ormai diventata una realtà solida e riconosciuta, con un ruolo crescente nei rapporti con il Ministero della Cultura, con Federculture e con i network europei come EBLIDA. «Non siamo più solo un coordinamento informale – ha osservato il presidente Giuseppe De Righi – ma un soggetto riconosciuto che rappresenta una parte consistente dei sistemi bibliotecari italiani e dialoga con le istituzioni a tutti i livelli».

Le principali modifiche statutarie

Il nuovo Statuto – approvato con 20 voti favorevoli e una sola astensione – rappresenta un passo avanti decisivo nella definizione della struttura di governo dell’associazione. Le modifiche più rilevanti riguardano tre aspetti:
1. Rappresentanza e governance. È stata ampliata la composizione della Giunta Esecutiva, che ora può contare fino a sei consiglieri oltre al presidente, al vicepresidente e al coordinatore della Commissione Tecnica. Questa scelta consente di dare maggiore spazio agli amministratori degli enti soci, accanto alla componente tecnica rappresentata dal coordinatore.
2. Snellimento delle procedure. Sono stati introdotti meccanismi più flessibili per il funzionamento dell’assemblea: il preavviso di convocazione passa da 7 a 15 giorni per garantire la più ampia informazione ai soci e il quorum in seconda convocazione è fissato al 30% delle quote associative, per evitare il rischio di paralisi in caso di scarsa partecipazione.
3. Introduzione del Direttore. Per la prima volta il ruolo del direttore viene previsto e regolato statutariamente. Figura di supporto tecnico e gestionale, il direttore – nominato dalla Giunta – coordina le attività quotidiane, cura l’organizzazione interna e partecipa, senza diritto di voto, alle riunioni degli organi associativi. Una modifica che riconosce formalmente una funzione già esistente e essenziale per l’operatività della Rete.

Il testo approvato aggiorna inoltre la sede legale, ora presso Federculture in via Zanardelli 34 a Roma, e introduce la possibilità di aprire sedi secondarie – tra cui una in Lombardia – per seguire i progetti in corso con la Fondazione Cariplo.

 

Un’assemblea partecipata e costruttiva

L’assemblea si è svolta in un clima di partecipazione e confronto. L’unica astensione, quella della rappresentante delle Biblioteche di Roma, è stata motivata con il recente cambio di direzione e la necessità di un approfondimento interno. Diverse osservazioni puntuali, come la proposta di fissare un quorum minimo anche per la seconda convocazione, sono state accolte all’unanimità, a conferma di un metodo di lavoro collaborativo e aperto.

Il presidente De Righi ha ricordato che l’associazione ha compiuto un percorso lungo per arrivare a questa revisione, «nata dall’esigenza di garantire una rappresentanza più ampia e di rendere più fluido il funzionamento interno». L’obiettivo, ha aggiunto, è rafforzare la capacità decisionale e organizzativa di un soggetto che oggi non è solo un coordinamento, ma una vera e propria infrastruttura della cooperazione bibliotecaria italiana.

 

Rinnovo delle cariche

L’assemblea ha anche provveduto al rinnovo degli organi sociali, scaduti dopo il primo triennio di attività (2022–2025). Con voto unanime sono stati eletti:

  • Presidente: Giuseppe De Righi (Consorzio SB Castelli Romani)
  • Vicepresidente: Mauro Bruno (Regione Puglia)
  • Coordinatore: Stefano Rinaldi (Rete Bibliotecaria Bergamasca)
  • Consiglieri: Quirino Briganti (Compagnia dei Lepini), Valentina Capelli (SB Seriate Laghi), Giacinto Gaetano (SB Lametino), Franco Orsola (SB Settimo Torinese), Maria Antonia Triulzi (CSBNO).

Cinque dei componenti sono stati riconfermati per il secondo mandato, segno di continuità e fiducia nel lavoro svolto. Due i nuovi ingressi: Mauro Bruno, dirigente del settore Innovazione e Reti della Regione Puglia, e Valentina Capelli, presidente del sistema Seriate Laghi, che porteranno nuovi punti di vista e competenze complementari.

 

Verso il nuovo piano strategico

La nuova Giunta Esecutiva avrà ora il compito di definire il Piano Strategico 2026–2027, già tracciato in parte dalla precedente gestione. Il documento individuerà le linee di azione prioritarie della Rete delle Reti nei prossimi anni: consolidamento della base associativa, sviluppo di servizi comuni, progettazione europea e rafforzamento delle relazioni con le istituzioni nazionali e regionali.

Come ha concluso il presidente De Righi, «questa assemblea ha dimostrato che Rete delle Reti è una realtà viva, capace di lavorare insieme e di rinnovarsi senza perdere la propria identità. Ora si apre una nuova fase: più inclusiva, più operativa, più proiettata verso il futuro delle biblioteche italiane».