Patrimonio UNESCO dal 2005 e prima biblioteca pubblica d’Europa, rappresenta oggi un modello avanzato di istituzione culturale sostenibile, inclusiva e innovativa. Guardiamo al suo sviluppo recente e alle strategie attuate, il ruolo sociale, educativo e civico svolto all’interno della comunità, in relazione agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Il gaming in biblioteca, per esempio, ha molto successo ma insieme a nuovi pubblici sono emerse nuove sfide: le alleanze riusciranno a ridurre le disuguaglianze?
STORIA
Fondata nel 1452 per volontà di Domenico Malatesta Novello, la Biblioteca Malatestiana di Cesena rappresenta una testimonianza unica del patrimonio culturale europeo. Conservata integralmente nella sua forma originaria, essa è riconosciuta come bene iscritto nel programma Memoria del Mondo dell’UNESCO dal 2005. Oltre al suo valore storico e architettonico, la Malatestiana è oggi un attore vivo e dinamico nel panorama culturale contemporaneo, fortemente impegnato nella promozione della conoscenza, della comunità sociale e dell’inclusione.
EVOLUZIONE E PROGETTAZIONE
Nel corso degli ultimi anni, la Biblioteca Malatestiana ha avviato un processo di rinnovamento strutturale e funzionale. A partire dall’approvazione del progetto di estensione nel 2016, sono seguiti importanti interventi che hanno coinvolto l’utenza attraverso indagini di soddisfazione nel biennio 2017-2018. Gli anni successivi sono stati segnati dall’adesione a iniziative nazionali come il Patto per la Lettura (2020 e 2024) e dalla co-progettazione partecipata del nuovo sistema bibliotecario cittadino nel 2021, coinvolgendo attivamente cittadini e stakeholder locali. L’ampliamento degli spazi è stato completato con l’inaugurazione del nuovo complesso il 19 marzo 2022.
LA BIBLIOTECA E GLI OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE
In linea con il primo obiettivo dell’Agenda 2030, ovvero la lotta alla povertà , la biblioteca offre servizi gratuiti che garantiscono un accesso equo all’informazione e alle risorse, fornendo a tutte le persone indipendentemente dalla loro condizione socio-economica – l’opportunità di migliorare la propria vita. In particolare, si favorisce la formazione in competenze utili sia in ambito educativo che lavorativo, grazie anche alla disponibilità di dispositivi digitali, spazi condivisi e connessione Wi-Fi libera.
Sul piano del benessere individuale e collettivo, la biblioteca si distingue per iniziative che promuovono la salute mentale e sociale . Programmi come Nati per Leggere e attività di empowerment personale rafforzano il senso di appartenenza alla comunità, contrastando fenomeni come la solitudine e l’emarginazione. La Malatestiana contribuisce anche alla promozione della parità di genere creando spazi accoglienti e sicuri, oltre a proporre collezioni e attività mirate. Un esempio significativo è rappresentato dagli eventi organizzati per l’8 marzo 2025, che hanno incluso giochi da tavolo ideati da donne, valorizzando così la creatività femminile in ambiti spesso trascurati.
L’ innovazione tecnologica e la cura degli spazi pubblici rappresentano un altro asse strategico. L’infrastruttura della biblioteca è progettata per essere inclusiva, accogliente e tecnologicamente avanzata, offrendo ambienti adatti all’apprendimento, alla socializzazione e alla riflessione individuale. Il tema della riduzione delle disuguaglianze è affrontare attraverso un’ampia gamma di servizi dedicati a persone vulnerabili: migranti, rifugiati, anziani, minori e persone con disabilità trovano nella biblioteca un punto di riferimento affidabile, dove possono accedere a risorse informative, a supporto formativo e opportunità di socializzazione.
Infine, la biblioteca contribuisce al rafforzamento della fiducia nelle istituzioni pubbliche. Applicando i principi del Manifesto IFLA/UNESCO per le biblioteche pubbliche, la Malatestiana lavora per garantire equità, bellezza e accessibilità dei servizi, migliorando le competenze degli utenti e favorendo il senso di cittadinanza attiva.
L’ istruzione rappresenta una missione centrale della Malatestiana. L’istituto si propone di favorire lo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale di persone di tutte le fasce d’età, offrendo attività didattiche rivolte alle scuole, percorsi di apprendimento permanente per adulti e un sostegno diretto agli insegnanti, anche attraverso la fornitura di materiali come libri e DVD. Gli ampi orari di apertura, che coprono tutta la settimana, e la promozione dell’alfabetizzazione universale – inclusa quella digitale e mediatica – completano un’offerta formativa ricca e accessibile.
L’ attenzione all’inclusione sociale è costante. La biblioteca promuove l’integrazione delle persone con disabilità, stimola la creatività sia dei giovani che degli anziani, e affronta problematiche sociali e psicologiche complesse. Si pone inoltre come presidio contro forme di disuguaglianza, come il divario digitale, quello generazionale tra genitori e figli e quello legato alle risorse materiali. In questo contesto si inseriscono anche attività innovative come il fumetto, le proiezioni cinematografiche in sala proiezioni e il gioco. La partecipazione a eventi internazionali quali l’International Games Day e l’International Games Month ha favorito nuovi approcci educativi e nuovi pubblici. L’introduzione del gaming ha modificato profondamente la composizione dell’utenza, con un aumento significativo della presenza di ragazzi e padri. Ciò ha sollevato una riflessione sull’identità della biblioteca stessa: essa è oggi sempre più percepita come luogo sociale, centro civico e spazio collettivo di espressione e confronto.
SFIDE EMERGENTI E STRATEGIE DI RISPOSTA
I dati statistici sull’utilizzo degli spazi e dei servizi della biblioteca sono buoni nel contesto italiano ma certamente non raggiungono i livelli di performance delle biblioteche del Nord Europa. Un confronto, uno scambio di buone prassi per noi è fondamentale e costituisce una sfida nella consapevolezza di quanto lavoro ci sia ancora da fare per raggiungere una piena accessibilità e gli obiettivi del welfare culturale.
Una delle sfide più recenti riguarda la presenza di giovani adolescenti in biblioteca durante l’orario scolastico, sintomo di disagio sottostante e crescente disaffezione verso l’ambiente scolastico tradizionale. Questo fenomeno complesso da gestire ha reso necessario l’avvio di nuove strategie, che comprendono la costruzione di alleanze con scuole, servizi sociali, educativa di strada e associazioni giovanili.
La volontà è di unire le molteplici competenze, intercettare i bisogni emergenti degli adolescenti, ascoltare le loro voci e i loro interessi e cercare di sviluppare iniziative e percorsi condivisi, riorganizzando i servizi e cercando di trasformare la biblioteca in uno spazio davvero flessibile e attivo di ascolto, crescita, inclusione e coesione sociale.
La Biblioteca Malatestiana di Cesena si configura oggi come una delle espressioni più avanzate del modello di biblioteca pubblica contemporanea. Capace di custodire un’eredità storica straordinaria, essa si apre al futuro interpretando con intelligenza e sensibilità le sfide della società attuale. Inclusione, sostenibilità, partecipazione e innovazione sono i pilastri su cui si fonda un’azione culturale orientata al benessere collettivo e allo sviluppo delle competenze civiche. In questo senso, la Malatestiana dimostra come le biblioteche possano essere autentici catalizzatori di trasformazione sociale.
A cura di Elisabetta Bovero | Biblioteca Malatestiana di Cesena