3/11/2025
In giro per il pianeta e in armonia con la Terra: sostenibilità e comunità al centro del premio IFLA/Baker & Taylor alla Public Library of the Year 2025
di Antonella Lamberti, IFLA Libraries for Children and Young Adults
Ogni anno IFLA assegna un premio a una biblioteca pubblica che sia riuscita a combinare al meglio un’architettura aperta e funzionale con soluzioni di alta tecnologia sostenibili e creative, integrando sviluppi digitali e cultura locale.
Le biblioteche che intendono concorrere al premio devono essere di nuova costruzione oppure essere state oggetto di un ampliamento significativo, o ancora essere situate in un edificio che non era precedentemente utilizzato come biblioteca. Il premio “Biblioteca pubblica dell’anno” prevede un premio in denaro di 5.000 dollari, sponsorizzato da Baker & Taylor, un distributore di libri per biblioteche pubbliche e accademiche e scuole, con sede a Charlotte, nella Carolina del Nord, negli Stati Uniti.
La cerimonia di premiazione si svolge abitualmente durante il Congresso Mondiale delle Biblioteche e dell’Informazione (WLIC) dell’IFLA e quest’anno ha avuto dunque luogo al Centro Congressi di Astana, in Kazakistan, nel mese di agosto, durante l’89° WLIC.
I principali temi dei criteri di valutazione sono l’interazione con l’ambiente circostante e la cultura locale; la qualità architettonica; la flessibilità, incluso il modo in cui gli spazi della biblioteca sono progettati e organizzati per ispirare le attività degli utenti e supportare nuove attività e sinergie tra i vari spazi dell’edificio; la sostenibilità, considerando anche come i principi di sostenibilità sono stati integrati nella progettazione e nelle attività della biblioteca; l’apprendimento e le relazioni sociali, ovvero come la biblioteca offre percorsi formativi e il modo in cui il design degli interni supporta lo sviluppo delle esigenze individuali, sociali, culturali ed economiche; la digitalizzazione e le soluzioni tecniche.
La vincitrice del 2025 è stata la Biblioteca Gabrielle-Roy, situata nel Québec, in Canada, considerata dalla giuria un modello di successo e un esempio di ristrutturazione creativa e sostenibile. Inaugurata nel febbraio 2024 nel cuore del quartiere Saint-Roch, anziché optare per la demolizione e una nuova costruzione, il suo progetto, firmato dal consorzio di architetti Saucier + Perrotte | GLCRM, ha trasformato completamente la struttura pre-esistente.
Vediamo quali sono stati gli elementi principali presi in considerazione per questa scelta. La sostenibilità e l’architettura innovativa hanno giocato un ruolo molto importante. La ristrutturazione e l’ampliamento hanno ridotto al minimo gli sprechi e adattato la struttura alle esigenze della biblioteca. La trasformazione strutturale ha permesso dunque di modificare l’aspetto precedente della biblioteca, da quello che è stato definito “recintato e passivo rispetto all’esterno”, in un edificio dall’aria moderna, stimolante e ben collegata all’ambiente urbano circostante. Le funzioni pubbliche sono state distribuite in tutta la struttura, con un collegamento visivo piacevole verso l’esterno grazie a una facciata vetrata su strada e un balcone. All’interno, una grande scala centrale illuminata da un lucernario funge da atrio e punto focale.

Molto importante e apprezzato anche l’approccio incentrato sulla comunità di questa biblioteca, che ha incluso un processo di co-progettazione per definirne servizi e spazi. Questo aspetto si è concretizzato anche nei dieci hub tematici distribuiti sui quattro livelli (per esempio Musica e Cinema, Giovani e Cucina, eccetera), che rappresentano un supporto a una vasta gamma di programmi della biblioteca, offrendo ambienti di apprendimento, creatività e relax.
Con questo tipo di progettazione e realizzazione, da semplice deposito di libri, la biblioteca è stata trasformata a tutti gli effetti in centro sociale, o “terzo luogo”, ben adatto a una comunità dinamica. La sua offerta di servizi risulta estremamente ampia e moderna, includendo anche uno studio musicale, una sala proiezioni, un fab lab e un laboratorio artistico.

Possiamo comunque immaginare che la scelta per la giuria non sia stata per niente facile, visto che le altre due biblioteche in concorso pure rappresentano mirabili esempi di progettazione sostenibile e incentrata sul servizio alla comunità.

Una delle due è la Biblioteca di New Canaan, in Connecticut , che si distingue come un accogliente e moderno “salotto pubblico” per la sua comunità. Progettata in stile “Mid-Century Modern” (uno stile di design popolare nella metà del XX secolo, caratterizzato da linee pulite e semplici e dall’assenza di abbellimenti), la struttura è intrinsecamente aperta e flessibile, pensata per l’uso comunitario e integrata perfettamente nel paesaggio urbano anche grazie all’uso di pietra locale.
Unendo estetica a funzionalità, pone forte enfasi sulla sostenibilità: l’edificio è stato concepito con sistemi a risparmio energetico, energie rinnovabili e materiali ecocompatibili. Gli interni, inondati di luce naturale e caratterizzati da finiture neutre e naturali, rafforzano il senso di connessione con l’esterno, rendendo la biblioteca non solo un centro di apprendimento, ma un punto di incontro luminoso e invitante.
Ogni elemento è progettato a misura d’uomo e con un forte senso di connessione con
l’esterno, che si evidenzia soprattutto nelle invitanti vedute sull’edificio dalle strade e dai diversi giardini e piazze adiacenti alla biblioteca.
L’altra biblioteca in concorso è stata la Biblioteca di Heping a Shanghai: la prima “biblioteca-parco” della città aperta 24 ore su 24 e brillante esempio di riconversione edilizia. Originariamente edificio inutilizzato, immerso nel Parco di Heping, è stato ristrutturato preservando il più possibile la struttura originale. Il progetto si è distinto per la sua forte ispirazione contestuale: è stato concepito per offrire ai visitatori la sensazione di trovarsi nel mezzo di un giardino, integrando splendidamente spazi interni ed esterni. La struttura principale è infatti collegata al parco da corridoi circondati da piante, diventando parte integrante della rete ecologica locale e offrendo habitat stagionali per gli uccelli.
Con una superficie di 10.000 metri quadrati, la biblioteca comprende quattro sale tematiche, una galleria d’arte e uno spazio verde centrale. Suddivisa in una sala comune e una per bambini, l’architettura della biblioteca si ispira all’immagine di un “libro aperto”. La Sala Generale incarna il concetto di “Scoperta della Natura”, con elementi che richiamano fiumi e foreste, mentre la sala per bambini si ispira ai “Sogni Stellati”, utilizzando luci, ombre e colori che evocano l’innocenza e la fantasia. L’intera struttura eccelle nell’uso di tecnologie all’avanguardia e ha dato priorità all’uso di materiali locali per ridurre i costi e l’impatto ambientale. Il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni sono stati ottenuti grazie a misure quali l’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto, l’introduzione di luce naturale attraverso pannelli di vetro a tutta altezza e il miglioramento del flusso d’aria tramite corridoi di ventilazione. Decisamente si tratta di una struttura suggestiva e affascinante, di cui immaginiamo il forte impatto, non soltanto visivo, sulla comunità.
Per chi volesse vedere vedere altre immagini delle tre biblioteche o assistere all’intera presentazione delle tre biblioteche in concorso, qui il link al video integrale della premiazione: https://www.youtube.com/watch?v=4Z9PRFSen_E
Come è stato sottolineato durante la cerimonia, il premio fa emergere che nelle nuove biblioteche realizzate in giro per il mondo possiamo vedere il cambiamento in atto nella nostra professione. Le biblioteche, intese come edifici ma non solo, devono avere la flessibilità necessaria per rispondere a tale cambiamento e non soltanto per rappresentarlo.
“Uniting the knowledge, building the future” è stato detto durante la premiazione. Prendiamolo come un auspicio, al quale volentieri ci uniamo: “unire le conoscenze per costruire il futuro”.